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⚠️COMUNICAZIONE DI SERVIZIO⚠️
feddit.it/post/10163811

Il nuovo post di macfranc è su feddit.it/c/politica

⚠️COMUNICAZIONE DI SERVIZIO⚠️

L’istanza poliversity.it verrà riavviata per qualche decina di minuti

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Informa Pirata: informazione e notizie

 

Abbiamo appena assistito al più grande furto di potere alla Corte Suprema USA dal 1803

La Corte Suprema ha oggi annullato Chevron contro Natural Resources Defense Council , un caso del 1984 che ordinava alla magistratura di rimettersi al presidente e agli esperti del presidente nelle agenzie esecutive quando si trattava di determinare il modo migliore per far rispettare le leggi approvate dal Congresso. Così facendo, la corte si è data un potere quasi illimitato sullo stato amministrativo e sulle sue agenzie di regolamentazione

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thenation.com/article/archive/…

 

Per aiutare gli utenti del del Fediverso a orientarsi nella giungla delle istituzioni europee, riportiamo questo breve schemino

@politica

Commissione Europea (organo esecutivo e promotrice del processo legislativo.[1] È composta da delegati (uno per ogni Stato membro dell'Unione europea, detto Commissario), a ciascuno dei quali è richiesta la massima indipendenza decisionale dal governo nazionale che lo ha indicato)

Parlamento Europeo (rappresenta i popoli dell'Unione europea, ed è l'unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini dell'Unione. La Commissione europea ha l'iniziativa legislativa e con il Parlamento europeo esercita la funzione legislativa della UE. Ma il Parlamento Europeo non può proporre autonomamente le leggi. Attraverso una procedura speciale il Parlamento Europeo può "sfiduciare" La Commissione Europea)

Consiglio dell'Unione europea (noto anche come Consiglio dei ministri europei, in precedenza come Consiglio speciale dei ministri, detiene - insieme al Parlamento europeo - il potere legislativo nell'Unione europea.)

Il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), dove si sta discutendo l'approvazione di chatcontrol, è un organo del Consiglio dell'Unione europea, composto dai capi o vice-capi delegazione degli stati membri presso l'Unione europea e da un alto numero di comitati e gruppi di lavoro ad esso subordinati[1]. Il suo compito principale è preparare gli incontri a livello ministeriale del Consiglio dell'Unione europea. Il COREPER svolge un ruolo fondamentale nell'elaborazione delle politiche dell'Unione europea, dato che gran parte dei negoziati tra gli stati membri sulle decisioni da prendere si svolge al suo interno.

Consiglio Europeo (organismo collettivo che definisce "le priorità e gli indirizzi politici"[1] generali dell'Unione europea ed esamina i problemi del processo di integrazione. Comprende i capi di stato o di governo degli Stati membri dell'UE, con il presidente del Consiglio europeo ed il presidente della Commissione europea.)

Il Consiglio Europeo non è da confondere con il Consiglio d'Europa, che è un'organizzazione internazionale del tutto indipendente dall'Unione europea.

Fonte: Wikipedia

 

L'aborto sicuro e gratuito è ancora un diritto da conquistare, anche all’interno dell'Unione Europea.

In diversi Paesi, divieti insensati e ostacoli di ogni tipo costringono le donne a sofferenze inutili, fino a far rischiare loro la vita.

L’Iniziativa dei Cittadini Europei “My Voice, My Choice” vuole risolvere il problema alla radice. L’aborto va considerato come un diritto fondamentale UE, per diventare accessibile in tutti gli Stati membri.

Sono già oltre 400.000 le persone che hanno firmato da tutta Europa, in poche settimane. Se diventeremo 1 milione, la Commissione europea sarà formalmente tenuta a esprimersi sulla proposta.
In Italia, mancano 24mila firme per raggiungere la soglia minima di sottoscrizioni indicata per il nostro paese.
Se vuoi sostenere questa ECI, firma qui:
⬇⬇⬇⬇⬇
eci.ec.europa.eu/044/public/#/…

@politica

 

Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 188 del 14/05/2024

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@politica

SEGRE (Misto). Signor Presidente, intanto la ringrazio per il fatto che mi lasci parlare seduta.

Signor Presidente, colleghe e colleghi, continuo a ritenere che riformare la Costituzione non sia una vera necessità del nostro Paese e le drastiche bocciature che gli elettori espressero nei referendum costituzionali del 2006 e del 2016 lasciano supporre che il mio convincimento non sia poi così singolare. Continuo anche a ritenere che occorrerebbe impegnarsi per attuare la Costituzione esistente e innanzitutto per rispettarla. Confesso, ad esempio, che mi stupisce che gli eletti dal popolo (di ogni colore) non reagiscano al sistematico e inveterato abuso della potestà legislativa da parte dei Governi, in casi che non hanno nulla di straordinariamente necessario e urgente. A maggior ragione mi colpisce il fatto che oggi, di fronte alla palese mortificazione del potere legislativo, si proponga invece di riformare la Carta per rafforzare il già debordante potere esecutivo.

In ogni caso, se proprio si vuole riformare, occorre farlo con estrema attenzione. Il legislatore che si fa costituente è chiamato a cimentarsi in un'impresa ardua: elevarsi, librarsi al di sopra di tutto ciò che, per usare le parole di Leopardi, «dell'ultimo orizzonte il guardo esclude»; sollevarsi, dunque, idealmente tanto in alto da perdere di vista l'equilibrio politico dell'oggi, le convenienze, le discipline di partito, tutto ciò che sta nella realtà contingente, per tentare di scrutare quell'infinito nel quale devono collocarsi le Costituzioni. Solo da questa altezza si potrà vedere come meglio garantire una convivenza libera e sicura ai cittadini di domani, anche in scenari ignoti e imprevedibili. Dunque occorrono non prove di forza o sperimentazioni temerarie, ma generosità, lungimiranza, grande cultura costituzionale e rispetto scrupoloso del principio di precauzione.

Non dubito delle buone intenzioni della cara amica Elisabetta Alberti Casellati, alla quale posso solo esprimere gratitudine per la vicinanza che mi ha sempre dimostrato; poiché però, a mio giudizio, il disegno di riforma costituzionale proposto dal Governo presenta vari aspetti allarmanti, io non posso e non voglio tacere. (Applausi).

Un tentativo di forzare un sistema di democrazia parlamentare introducendo l'elezione diretta del Capo del Governo, che è tipica dei sistemi presidenziali, comporta, a mio avviso, due rischi opposti: il primo è quello di produrre una stabilità fittizia nella quale un Presidente del Consiglio cementato dall'elezione diretta deve convivere con un Parlamento riottoso, in un clima di conflittualità istituzionale senza uscita; il secondo è il rischio di produrre un'abnorme lesione della rappresentatività del Parlamento, ove si pretenda di creare a qualunque costo una maggioranza al servizio del Presidente eletto attraverso artifici maggioritari tali da stravolgere, al di là di ogni ragionevolezza, le libere scelte del corpo elettorale.

La proposta governativa è tale da non scongiurare il primo rischio, penso a coalizioni eterogenee messe insieme pur di prevalere, e da esporci con altissima probabilità al secondo. Infatti, l'inedito inserimento in Costituzione della prescrizione di una legge elettorale che deve tassativamente garantire, sempre mediante un premio, una maggioranza dei seggi a sostegno del Capo del Governo fa sì che nessuna legge ordinaria potrà mai prevedere una soglia minima al di sotto della quale il premio non venga assegnato. Paradossalmente, con una simile previsione, la legge Acerbo del 1923 sarebbe risultata incostituzionale perché troppo democratica, visto che l'attribuzione del premio non scattava qualora nessuno avesse raggiunto la soglia del 25 per cento.

Trattando questa materia, è inevitabile ricordare l'avvocato Felice Besostri, scomparso all'inizio di quest'anno, che fece della difesa del diritto degli elettori di poter votare secondo Costituzione la battaglia della vita.

senato.it/japp/bgt/showdoc/fra…

[–] informapirata@poliverso.org 1 points 6 months ago (2 children)

@Rpallavicini @informapirata basterebbe? Diciamo che non è proprio consigliable: dall'alba dei tempi, gli stati reagiscono con la più violenta repressione proprio quando si tratta di colpire chi propone gli scioperi fiscali

 

If this post appears in the @wordpress community then this hypothesis will be confirmed!

Source

 

Una grave lesione dello stato di diritto. Un passo verso la democrazia illiberale. Non in Polonia, né in Ungheria ma in Italia. Il post di Marco Taradash

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Riproponiamo il post di Marco Taradash su quella che è a tutti gli effetti una forzatura dell'esecutivo sul terzo potere. Questo l'episodio cui si fa riferimento.

«La presidente del Consiglio Meloni ha annunciato ieri un prossimo decreto legge per correggere una interpretazione delle norme sui reati di criminalità organizzata contenuta in una sentenza della Corte di Cassazione, interpretazione che, a suo dire, indebolisce la lotta alla mafia.
Nella sentenza, che riguarda un episodio minore della criminalità camorristica, vengono riconfermate tuttavia le precedenti sentenze della Cassazione a sezioni Unite, a partire dal 2005. Ma il governo intende fornire, con decreto legge, una “interpretazione autentica” delle norme.

I giuristi potranno approfondire gli aspetti tecnici, ma il senso politico è devastante.

La sentenza richiamata è del marzo 2022. Un anno e mezzo fa. Come mai Meloni ritiene oggi di intervenire per “necessità e urgenza”?
Forse per dare l’ennesima sberla al suo ministro della Giustizia, sperando magari che le sue verificate doti di incassatore finiscano per esaurirsi e Nordio tolga il disturbo?
O forse per presentarsi alla cerimonia in onore di Paolo Borsellino con la scimitarra fra i denti e non subire le contestazioni che le considerazioni di Nordio sul concorso esterno le avrebbero potuto procurare?
Entrambe le cose, a mio parere.

Ma ciò che mi preoccupa è il precedente che si verrebbe a creare. Il Governo Meloni intende intervenire sulle sentenze dei tribunali correggendo di volta in volta attraverso decreti legge l’ermeneutica consolidata? Non siamo di fronte a un primo passo verso l’eversione costituzionale che potrebbe essere richiamato in futuro ogni volta che il governo né sentisse la necessità?
Guardate che ciò che oggi fa Meloni in Italia è ciò che i suoi alleati europei hanno già fatto nelle loro “nazioni”. Paludare una lesione al principio della separazione dei poteri del mantello corrusco della “lotta alla mafia”, ammantare un abuso di potere delle vesti insanguinate delle vittime della mafia, suscita repulsione e inquietudine.»

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